La poesia di Carlo Ferrari: un viaggio nel cuore
Carlo Ferrari fa poesia, dal greco “Poèio” (faccio, creo); abile “scultore” di parole egli compone poesia integrale. Il livello fonico e quello semantico si sovrappongono e si fondono dando origine ad uno stile sobrio ed elegante. Il ritmo del testo poetico ci regala armonie, ora come dolci saliscendi di altalena, ora come sinfonia musicale che ci culla e ci conduce lontano. Pause, punteggiatura e “enjambements” danno vita a suoni e silenzi che evidenziano un contrasto stridente o rafforzano un’emozione fino ad assumere significati profondi che sembrano ricordarci che niente accade per caso…
Raffinato pittore di emozioni, crea fotografie mentali, bloccando l’attimo e ci proietta in una dimensione impalpabile, eppure magnetica, che unisce il particolare terreno all’universale sconfinato. L’attimo si fa contestualmente voce ed opera concreta dell’ineffabile senso delle cose.
Nelle mani di Carlo Ferrari la parola, come il colore e la materia, si trasformano in gemme preziose. La completezza della sua esperienza artistica è la prova della profondità e forse necessità della sua ricerca che si serve di tutti gli strumenti a disposizione miscelandoli sapientemente per dare vita all’emozione finale. In un tempo, il nostro, in cui le ‘parole’ sono sovente manomesse e il loro senso stravolto, è capace di rendere invece onore al loro significato originario, esaltandone a pieno la bellezza magica ed evocativa.
La sua poesia, con tocchi di struggente bellezza, dà voce ai sentimenti umani: al dolore, alla gioia, alla melanconia ed all’estasi che ci pervade di fronte alla bellezza universale e possente della natura. La sua voce diventa eco della natura stessa e dei suoi richiami, ai quali egli non smette mai di prestare ascolto, sensibile alla suggestione che egli stesso riesce a trasmettere grazie all’uso materico della parola.
I versi ci accompagnano come ‘colonna sonora’ in un viaggio dei sensi: esaltazione del colore e delle sue sfumature, richiami a profumi e odori, rappresentazione vivida delle forme della matura che ci circonda e ci ospita. Riesce a farci respirare l’omaggio che egli rende alla vita.
Un viaggio nel quale il viandante cammina “leggero” fra le affascinanti profondità dell’esistenza e le inevitabili pesantezze del vivere, dipinte sempre con gran rispetto della dignità e con umana compassione. Un viaggio che esplode in un Canto d’Amore come unica vera imprescindibile ragione di vita. Il percorso ci conduce in luoghi reconditi dell’essere e del pensiero, dove ogni sensazione si fa parola e immagine, ogni vibrazione vola fra silenzio e musica, dove, infine, le nostre porte interiori si aprono all’ascolto e ogni piccola parte di noi si lascia avvolgere dall’incanto dei versi e dalle emozioni che essi evocano. Un viaggio nel cuore.
C. Banci
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