LUNGA SPIAGGIA
Chissà dove sarà l'inizio di questa lunga spiaggia e dove andrà a morire. Avviandomi ne scorro la vastità inquietante mentre il raggio del sole penetra archiviando le carni per tempo e per stagioni. Nel camminare raccolgo piccoli segni di vetro disabitate conchiglie legni plasmati dal fervore naïf di creative correnti, come souvenir di viaggio, sabbie graffiate da chele sul margine dell'onde mi dicono di invisibili plebei compagni di strada. Alle spalle del cammino precariamente segnato la mia ombra si allunga e sempre più greve il peso diviene del raccolto. Chissà quando ha avuto inizio questa lunga spiaggia e quando andrà a morire.
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