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GLI UBRIACHI

Scivolano nella quiete,
vanno prima dei sogni
e ad ogni luce gli occhi
chiudono come pratoline
quando arriva la notte,
traballano senza ritmo
impenitenti gli ubriachi.
Si perdono a fissare
i cerchi della pioggia
che batte insistente
le pozzanghere e il mare
senza capirne
l'origine e la fine.
Poi la pioggia si placa.
Tutto d'intorno è calma,
quasi da minuetto,
e gli ubriachi parlano
da soli, fatti d'ombra.