L'AMORE VIENE, L'AMORE VA
L'amore viene attraversando liquide pianure, e non sai da quale luogo o per quale disegno, come un'onda incalzante che alcuna scogliera nel suo andare trattiene. Porta le bisacce del mito, epifanie di gioia incosciente o di dolore che consuma quando si ferma entro le umane fragili spiagge prosciugate per solitudine oltre misura. In esse penetra silenzioso come un male di cui provare imbarazzo e le parole distruggono antichi simulacri eretti sulle pianure percorse seguendo i sentieri marcati tra i punti cardinali.
L'amore va. Stanco del suo dominio si ritrae come onda irridente che ci guarda smarrire con gli occhi pieni di nebbia. Interrogarsi non serve. L'amore viene … L'amore va … L'amore viene … L'amore va …
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